Per Emma Marrone è un periodo fortunato, sotto il profilo professionale, dopo il più che meritato secondo posto al Festival di Sanremo, è richiestissima ovunque, in televisione è onnipresente in qualsiasi trasmissione, da Annozero ad Amici, dalla Rai a Mediaset, passando da La7, il suo nuovo album “A me piace” così sale sempre più in alto nelle classifiche di vendita, su quello personale, però, va un po’ meno bene. Stefano De Martino l’ha lasciata e nel suo passato c’è una tragedia sfiorata, mai confessata prima.
Lo racconta al settimanale Oggi, vuole festeggiare il suo secondo anniversario di vita, perché ha vinto la battaglia più importante: un cancro all’utero. Fino ad ora lo aveva confessato solo a Maria De Filippi: “Non era il momento giusto. Sarei passata per una vittima”. Emma Marrone ha un carattere forte, non voleva passare per vittima: “Io invece voglio testimoniare. Alle ragazze, le fan, voglio dire: non sono un mito, vivo sotto le vostre stesse nuvole. sono stata graziata e sento di dover seguire le ragazze. I loro problemi sono i miei”.
Emma Marrone esprime tutta la sua gratitudine nei confronti della fan, risponde a tutte le loro mail, alle ragazze e alle madri che le scrivono dei loro problemi dice: “Ragazze, non sono la vostra cura. Io voglio essere la colonna sonora della vostra guarigione”.
Tutto comincia nel 2005, la nonna di Emma Marrone si ammala, un giorno, massaggiandole le gambe, le dice che il suo futuro è la musica: “Emma domani torno a casa, ma non da viva. Ascoltami, io l’ho visto: tu devi fare la cantante’. Le dico di smetterla, la conforto e vado via. L’indomani lei muore con un sorriso sulle labbra”. E così fa, registra con la sua band un disco autoprodotto, il lavoro piace, li chiamano per concerti ed è pronto un minutour che non parte mai, perché Emma Marrone comincia a stare male: “Sono sempre stanca, si bloccano alcuni funzioni vitali, non mangio, arrivo a 40 chili, sento un peso enorme dentro di me. I medici scoprono che nell’utero ho una grande massa. Tumorale. E maligna. Sono operata d’urgenza a Roma. L’intervento dura sette ore e riescono a salvarmi l’utero. Quando mi sveglio ho un lungo taglio, ma sono già un’altra persona”.