Un’ autentica sorpresa l’ eliminazione di Enrico Ruggeri e Fabrizio Moro dalla serata finale del Festival di Sanremo 2010, la giuria demoscopica li aveva promossi, ci si aspettava dunque che non avrebbero avuto problemi, il televoto li ha invece esclusi. Come si dice, il pubblico è sovrano ma, se dobbiamo dire tutta la verità, qualche volta prende delle cantonate.
Ognuno a proprio modo, Enrico Ruggeri e Fabrizio Moro non meritavano di uscire, la domanda sorge spontanea, come mai il trio Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici sono arrivati alla finale del Festival di Sanremo 2010 nonostante i fischi e gli schiamazzi della platea festivaliera che, in tanti anni di festival, non si erano mai sentiti ?
Facendo quattro conti si poteva prevedere che il terzetto non potesse essere eliminato dalla serata finale del Festival di Sanremo 2010, erano stati ripescati con Valerio Scanu, eliminarli la sera successiva non avrebbe avuto senso anche se ieri sera Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici si sono dovuti confrontare con tutti gli altri artisti, avrebbe dovuto quindi essere un po’ più difficile. Ma così non è stato, un dubbio sorge, non sarà che alla fine vincono ? Se tanto mi dà tanto, non è proprio del tutto strampalato ipotizzarlo.
cacelim Febbraio 20, 2010 il 4:10 pm
Sono dispiaciutissima sia per Moro che per Ruggeri, ma, a dire il vero, di musica “buona” quest’anno, sul palco dell’Ariston, se ne è sentita davvero poca. Non c’è stata, secondo me, una canzone che abbia veramente spiccato su tutte le altre, fatta eccezione per quella di Arisa che è veramente originale, ma il resto? Tutta tecno- rock: dov’ è finita la vera melodia della canzone all’italiana? Analogo discorso si potrebbe fare con le ultime edizioni: forse bisognerebbe ritornare ai festival degli anni ’80 e ’90. Un plauso a parte, invece, meritano i giovani, il cui livello è stato superiore a quello dei big; visti i risultati, mi complimento con Tony Maiello per la sua vittoria e anche con Nina Zili che ha guadagnato il premio della critica. Mi auguro che questi giovani possano andare avanti e restare così come sono, con la loro semplicità, con la loro spontaneità, senza farsi corrompere dalle mode discografiche e dalla commercialità ed auguro altresì alla giovane Jessica Brando di avere tanta fortuna, perchè, a torto dei suoi soli 15 anni, si è esibita come una vera veterana, senza alcuna stravaganza (e lei, alla sua giovane età potrebbe più che permetterselo!!!) e senza lasciarsi andare a ridicoli esibizionismi ai quali, ormai purtroppo, assistiamo quotidianamente, che vanno a discapito della buona musica e del vero talento artistico.
france49 Febbraio 20, 2010 il 6:11 pm
e’ stato un festival,diciamo,particolare.antonellina simpatica e sempliciotta, solare e senza complessi per l’orribile vestiario e i kg in piu’-brava-le canzoni cosi’ cosi’,come sempre del resto, perche’ le canzoni migliori escono sempre fuori festival.per fortuna che c’e’ stato il trio pupu emanuele filiberto canonici a movimentare la gara. e al trio faccio i miei migliori in bocca al lupo.