Festival di Sanremo 2010: il testo di “Credimi ancora” di Marco Mengoni

di Redazione 281 views0

Spread the love

E’ un vero peccato che non si possa assistere al confronto fra Marco Mengoni e Morgan al Festival di Sanremo 2010, allievo e maestro di X Factor a confronto sarebbe stato davvero interessante, ma le cose sono andate così, rimane la soddisfazione di poter vedere sul palco del Teatro Ariston un ragazzo dalle qualità straordinarie, un talento incontrastabile,

Marco Mengoni al Festival di Sanremo presenta “Credimi Ancora” un brano scritto da lui che lui stesso presenta come qualcosa di poco sanremense, racconta della sua vita, del suo modo di essere, i suoi sentimenti a volte vissuti con ambiguità, sulla quale gioca molto. In molti hanno spettegolato sugli attenggiamenti di Marco Mengoni, a noi pochi importa, sono fatti suoi, l’ imporante è che canti.

Testo “Credimi ancora” Marco Mengoni

Sono un re matto
cambio spesso regole
non perdo mai
nero e poi bianco
muovo luce e tenebre per vincere
freddo nel fuoco
io non ho paura
giura non averne mai
ora
credimi ancora
prendi un respiro
lasciati andare
datti la spinta per saltare
ora
hai le mie mani
stringimi forte
non guardare indietro
non ti lascerò
(forse si forse no…)
mi trasformerò
sarò lupo e rondine per gli occhi tuoi
ti confonderò
sarò forte e debole e mi amerai
restami accanto qui nel mio labirinto
ora
Credimi ancora
cambia il destino
non ti voltare
se mi vuoi
vieni e non pensare
ora
hai le mie mani
tienile ancora
adesso puoi fidarti
io non ti prenderò
(forse si forse no…)
ora
hai le mie mani
tienile ancora
adesso puoi fidarti
non ti perderò
(forse si forse no…)
prendi un respiro
lasciati andare
datti la spinta per saltare
ora
hai le mie mani
stringimi forte
non guardare indietro
non ti lascerò

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>