Cosa hanno in comune Janis Joplin, Jimi Hendrix, Kurt Cobain, Brian Jones e Jim Morrison? Scopriamolo insieme!
Di sicuro, questi grandi artisti hanno in comune il fatto di essere entrati nel mito, lasciando decisamente il segno, ma non solo… dividono anche una una triste sorte: sono tutti morti a soli 27 anni!
Janis Joplin venne trovata nella sua stanza, riversa a terra, stroncata da un’overdose di eroina. Era il 4 ottobre 1970 e la rocker, nel pomeriggio, avrebbe dovuto presentarsi negli studi della Sunset Sound di Hollywood per registrare quella che sarebbe poi diventata il suo epitaffio: “Buried alive in the blues”. A fare la triste scoperta fu il manager del suo gruppo, John Cooke che diede l’allarme non appena si accorse che Janis era in ritardo. Arrivato all’Hotel dove la cantante alloggiava, vide che la Porsche era ancora nel parcheggiata e capì subito che qualcosa di brutto era successo. Cooke non pensa al suicidio ma crede che la rocker si sia iniettata una dose sbagliata. In quei giorni, per la cronaca, furono riscontrati altri incidenti da overdose di diversi clienti che si rifornivano dallo stesso spacciatore di Janis. Muore così la voce femminile più “blues” del rock. La complessata ragazza che si rifugiava nella musica e affogava i dispiaceri nella droga e nell’alcool trovò così la morte a soli 27 anni.
Jim Morrison, il mitico leader dei The Doors, morì il 3 luglio 1971. Il referto ufficiale parlò di arresto cardiaco ma nessuna autopsia fu effettuata per ufficializzarne le cause. La teoria più diffusa fu quella di un’overdose da miscuglio di alcool ed eroina. La compagna di Jim, Pamela Courson, dichiarò che l’eroina fu inalata dal cantante per sbaglio scambiandola per cocaina. I funerali furono celebrati in gran segreto nel cimitero di Pére Lachaise; nemmeno gli amici più cari, accorsi a Parigi dopo aver appreso la notizia del suo decesso, poterono vedere il cadavere di Jim…la bara era già chiusa. Questo ha portato a far credere in molti che il Re Lucertola non fosse morto, ma che avesse architettato tutto per potersi defilare dalle luci della ribalta insieme alla fidanzata Pamela. Quanti anni aveva Jim all’epoca? 27!
Jimi Hendrix fu trovato morto,invece, la mattina del 18 settembre 1970 nella sua residenza londinese al Samarkand Hotel al 22 di Lansdowne Crescent. Tuttora non sono chiare le cause della sua morte, né se fosse ancora vivo all’arrivo dell’ambulanza, ma pare che sia soffocato nel suo stesso vomito… stroncato da una dose eccessiva di barbiturici. La causa della morte non fu mai smentita, mentre il momento in cui questa sopraggiunse non fu mai chiarito. Secondo la polizia e il personale dell’ambulanza accorsa, Hendrix sarebbe morto nell’hotel mentre l’ultima fidanzata del chitarrista, Monika Dannemann, dichiarò che morì durante il trasporto in ospedale, forse per l’infelice posizionamento della testa del cantante. Successivamente, la stessa Monika rilasciò diverse dichiarazioni contraddittorie in merito a quel momento. Venne sospettata di omicidio dalle persone vicine a Hendrix ma non fu mai formalmente indagata dalla polizia inglese. Jimi Hendrix, la chitarra che fece la storia del Rock, si spense così a soli 27 anni.
Arriviamo ora a Kurt Cobain… fu trovato riverso a terra nel garage della sua casa sul lago Washington, l’8 aprile 1994. Sul luogo, vicino al cadavere, fu rinvenuta quella che sembrò una lettera di suicidio e un fucile a pompa. L’autopsia rivelò che Cobain morì per un “colpo di fucile auto inflitto alla testa”. La voce e l’anima dei Nirvana era incline alla depressione e aveva problemi di tossicodipendenza… il cantante, infatti, era già sopravvissuto a un paio di overdose. Negli ultimi giorni della sua vita fu ricoverato all’Exodus Medical Center di Los Angeles nell’ultimo tentativo per cercare di disintossicarsi. Ma ormai psicologicamente provato scappò e qualche giorno dopo venne trovato morto. Tra le ultime parole scritte dal cantante dei Nirvana nella lettera trovata accanto al suo cadavere è citata la strofa, inequivocabile, di una vecchia canzone di Neil Young: “It’s better to burn out than to fade away” (è meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente). Anche Kurt Cobain morì a 27 anni.
Brian Jones, il fondatore dei Rolling Stones, fu trovato morto intorno alla mezzanotte del 3 luglio 1969, riverso sul fondo della piscina della sua fattoria nell’East Sussex. Per i medici si trattò di un incidente forse dovuto all’uso di droghe… proprio a causa dei suoi abusi era stato allontanato dagli stessi Rolling Stones. Sempre più solo Brian entrò ancor più prepotentemente nel tunnel della droga e dell’alcool senza riuscire a tornare indietro. Il coroner annotò che “il fegato e il cuore del chitarrista erano pesantemente compromessi dall’abuso di droghe e alcool”. Secondo la fidanzata Anna Wohlin, invece, il chitarrista fu assassinato dall’impresario edile Frank Thorogood che stava ristrutturando la fattoria di Jones. Successivamente fu pubblicato il libro “The Murder of Brian Jones” dalla stessa Anna Wohlin che però, va detto, non chiarì la vicenda. Mancava davvero poco al compimento dei suoi 28 anni, li avrebbe festeggiati il 28 febbraio 1970 ma la sorte lo fece fermare alle “maledette” 27 candeline!
Parallelamente ai fatti di droga che hanno condotti questi grandi artisti a una morte prematura, c’è anche l’ipotesi inquietante di un terribile complotto: alcuni giornalisti affermarono, ad esempio, che la “scomparsa” di Jim Morrison era collegata all’associazione denominata Club 27. Si dice che questa organizzazione aveva lo scopo di uccidere i più famosi rappresentanti del rock che, attraverso la loro musica, in un clima particolarmente difficile come quello che si respirava alla fine degli anni sessanta, alimentavano la contestazione e il dissenso politico. Al Club 27, inutile dirlo, vengono imputate anche le morti di Janis Joplin, Jimi Hendrix e Brian Jones…