Nuove ombre sulla storia di Michael Jackson. A quattro anni dalla morte del re del pop, un tabloid britannico ha scoperto un dossier segreto del’FBI secondo cui il cantante avrebbe pagato 23 milioni di dollari per mettere a tacere decine di ragazzini di cui aveva abusato sessualmente nell’arco di decenni.
Michael Jackson non riesce a riposare in pace, decisamente… un nuovo tassello della intensa ma complicata vita del cantante viene fuori, anni dopo la morte del re del pop (è dei giorni scorsi un’altra rivelazione, quella che l’autore e interprete di “Thirller” e altre canzoni indimenticabili, non riusciva a prendere sonno da ben 30 giorni quando morì per la fatale overdose di anestetico). I documenti non furono utilizzati dalla magistratura americana nel processo del 2005 in cui Jackson fu assolto dall’accusa di avere molestato un bambino. Ma, secondo un noto tabloid, rivelano nuovi dettagli sul comportamento privato di una delle più grandi star nella storia della musica leggera… dettagli, certo, di non poco conto se dovessero essere confermati. Sembra un paradosso ma, pare, sarebbe stato lo stesso Jackson a mettere in moto l’indagine nei suoi confronti, chiedendo a un detective privato di raccogliere informazioni sulla possibilità che alcuni dei suoi “giovanissimi amici”, invitati nella sua villa di Neverland, potessero fargli causa per abusi sessuali.
Questo materiale è stato confiscato dall’FBI successivamente, nel corso di un’inchiesta sul detective, un italoamericano di nome Anthony Pellicano specializzato in indagini sui Vip di Hollywood, sospettato di aver messo i microfoni alla casa dell’attore Sylvester Stallone. È proprio in questo frangente che gli agenti federali hanno ritrovato una quantità impressionante di materiale e documentazioni scottanti sui rapporti tra Michael e i suoi giovanissimi amici. Da questi documenti risulterebbe, il condizionale è d’obbligo, che il cantante guardava “film porno in compagnia di un famoso attore bambino, molestandone un altro e toccando le parti genitali di un terzo” nella sala di proiezione privata della sua villa.
Un collaboratore di casa Jackson, che fornisce la testimonianza in questione, rivela addirittura che la madre di uno dei ragazzini era seduta nel medesimo cinematografo, appena due o tre file dietro Michael nel mentre il tutto stava accadendo…
Non è chiaro quale uso sia stata fatto dall’FBI del dossier ma non si tratta dell’unico nuovo guaio per la reputazione e l’eredità del cantante… Wade Robson, un ex-ballerino che da bambino trascorse lunghi periodi nella villa di Michael, e che al processo è stato uno dei suoi più strenui difensori, ci ha recentemente ripensato e ha fatto causa agli eredi sostenendo di essere stato spesso molestato dal cantante. Oggi 30enne, Robson è diventato il coreografo di star come Britney Spears e Demi Lovato. Per quanto riguarda il detective Pellicano, invece, sta attualmente scontando una sentenza a 15 anni di prigione per ricettazione e intercettazioni illecite.
Le nuove vittime di tutta questa storia sono ora i figli di Jackson, Prince, Paris e Blanket, (16, 15 e 11 anni) visto che le nuove rivelazioni saranno sicuramente fonte di altri problemi e stress. I tre, infatti, continuano a cercare di uscire dal ciclo di scandali, accuse e contro-accuse che da sempre circonda la loro famiglia. Ricordiamo che Paris ha cercato di suicidarsi appena qualche settimana settimane fa, tagliandosi le vene.
Queste ulteriori news forse sono solo chiacchiere, le smentite, infatti, vanno di pari passi alle notizie che, puntualmente, escono fuori.. noi sappiano solo che vogliamo giudicare il re del pop per le sue opere in musica e, come già detto, siamo vicini alla famiglia che non si merita di certo ulteriori dolori, specie se a causa di illazioni senza senso!