Mancava da tanto tempo Adriano Celentano, si poteva pensare che il pubblico non lo avrebbe riaccolto a braccia aperte, forse con altri, ma quando si tratta di qualcuno del suo calibro, non potrà mai succedere, neanche il passare degli anni e le mode che cambiano potranno mai scalfire un personaggio come lui. La dimostrazione sta tutta nel suo nuovo album “Facciamo finta che sia vero”, un vero e proprio successo di vendite, l’album è uscito il 29 novembre scorso, distribuito in tutti i negozi e negli stores digitali, ha venduto 200 mila copie è ormai doppio disco di platino.
Adriano Celentano è riuscito a coinvolgere altri nomi illustri della musica italiana nel suo “Facciamo finta che sia vero”, Nicola Piovani, Franco Battiato, Jovanotti, Giuliano Sangiorgi ed i suoi Negramaro, Manu Chao. In una fase di crisi come quella che sta attraversando tutto il mondo, lui canta la rabbia di noi italiani, un album di protesta che affronta argomenti caldi, l’ormai noto a tutti spread, una parola sconosciuta fino a qualche mese fa, la crisi economica, l’abuso di potere, tutto quello che sta amareggiando gli italiani e reso la vita più che difficile.
Canzoni che fanno pensare e riflettere, come Adriano Celentano sa fare bene, la rabbia messa in musica, si può protestare anche così. Il momento è quello giusto, dar voce alle proteste della gente comune, di chi deve per forza subire quel che decidono gli altri. Una denuncia vera e propria di coloro che vogliono guardare in faccia la realtà, e non girare la faccia dall’altra parte facendo finta che tutto vada bene.
Ma Adriano Celentano lo ha sempre fatto, ha cantato stupende canzoni d’amore, ma ha anche sempre cantato il pensiero della gente, polemico, a volte rissoso, provocante, forte nell’esprimere concetti che pesano ed affrontare argomenti scomodi a cui si può dare voce anche in musica.
Non cambieranno le sorti del nostro paese, ma in un’epoca in cui possiamo solo protestare e cercare di andare avanti non facendoci calpestare del tutti gli ideali e i sogni, Adriano Celentano canta quel che tutti vorremmo dire, come si usa dire: canta che ti passa! Ma ci passerà?
Pippo Franco Dicembre 24, 2011 il 3:54 pm
AH Ruganti’,ce sei? Alleluja-ma quanno ce mangiamo na pizza io e te?
attilio gennaro Dicembre 24, 2011 il 4:52 pm
Ottime considerazioni e ottimo intuito per aver,secondo me,compreso a pieno quello che Adriano voleva dire con questo capolavoro che puo’ essere definito un disco,un film oppure un opera rock moderna. E più’ i politici si incazzano e piu’ i kritici (con la k) lo attaccano, più’ lui ha successo perche’ il suo messaggio cantato,parlato o silenzioso altro non e’ che un messaggio di verita’ che scuote le coscienze. Buon Natale
Anna Marzo 26, 2012 il 11:13 pm
bellissimo tutto il cd del mitico Adriano Celentano. Veramente emozionante , un vero numero 1 della canzone italiana.