Le generazioni odierne difficilmente possono capire la sensazione che si prova a leggere questo articolo. Le musicassette sono una tecnologia sparita già un ventennio abbondante, seppur il ritorno del vintage ne ha permesso ancora di parlarne. Chi supera i 30 anni però sentirà la tristezza e la botta di nostalgia ad apprendere che Lou Ottens è deceduto. L’inventore delle musicassette, il primo a rendere portabile la musica grazie ai walkman inventati successivamente.
Le cause della morte sono riconducibili sicuramente alla sua anzianità, ci ha lasciati infatti alla veneranda età di 94 anni. Lou Ottens è stato un ingegnere olandese che lavorava per la Philips, iniziando nel 1952 divenendo poi capo del team di sviluppo nel 1960, uno dei brand che in passato andava fortissimo, ma che resta ancora attivo tutt’oggi seppur surclassato da altri marchi divenuti più blasonati. Nei successivi due anni alla sua promozione come capoteam, Lou inventò il primo registratore portatile che l’ha portato poi a progettare anche la musicassetta. La sua invenzione ha rivoluzionato la nostra storia perché per la prima volta rese possibile la portabilità di musica grazie a questo strumento che entrava letteralmente in un taschino, impensabile fino a pochi anni prima. Il suo contributo al mondo della tecnologia, soprattutto quello della storia musicale è innegabile.
Si stima che negli anni in cui si sono diffuse le musicassette ed i registratori portatili, anche rapidamente, siano state venduti almeno 100miliardi di esemplari. Ovviamente la stima non può essere precisa e siamo sicuri che siano molto di più rispetto al numero precisato. La sua invenzione è ritornata di moda negli ultimi anni, anche se in maniera più marginale. Possiamo trovare limited edition di videogiochi dove viene inserita la soundtrack o band musicali che realizzano appositamente prodotti in questo formato, a numero di copie limitate ovviamente e per i più nostalgici.
Se pensate che il suo apporto al campo della musica si fermasse qui, sappiate che vi sbagliate. Ottens negli anni 70 ha contribuito anche al progetto che Sony ha avviato per realizzare poi i CD, tecnologia che sta sparendo anch’essa radicalmente dal mercato. Utilizzata ancora nel campo della vendita della musica dalle band, lotta con i vinili (mai passati di moda) e le piattaforme digitali. Quanti ricordano nostalgicamente l’utilizzo di una penna bic per aggiustare magari un nastro fuoriuscito dal suo binario? Sappiate dunque che se potete ascoltare la musica dove vi pare oggi, gran parte del merito va sicuramento attribuito a Lou Ottens.