Sarà proiettato solo per una giornata, mercoledì 18 settembre, nelle sale cinematografiche “Paul McCartney & Wings rockshow”, docu-film che raccoglie le immagini più belle tratte dal tour mondiale, durato quasi due anni, di Paul McCartney e i suoi Wings.
Era il 10 aprile 1970 quando, McCartney, annuncia al mondo lo scioglimento ufficiale dei Beatles, ma sin dall’anno precedente i membri delle band si stavano dedicando ad altri progetti. McCartney, infatti, intraprende la carriera solista ma desidera tornare a lavorare con una band: unisce sua moglie Linda, il batterista Danny Seiwell e il chitarrista Danny Laine; nascono così i Paul McCartney & Wings. Il docu-film sul tour dell’ ex Beatles e del suo gruppo, che si è svolto tra il 1975 e il 1976, è stato montato e realizzato nel 1980 e narra le esibizioni più rilevanti delle tappe americane del secondo anno del tour, il 1976. Il film evento, che vede protagonisti Paul e Linda McCartney, Danny Laine, Jimmy McCulloch e Joe English, viene trasmesso sul grande schermo in oltre 700 sale internazionali di tutto il mondo: New York, Los Angeles, Chicago, Città del Capo, Sidney, Roma, Varsavia, Bucarest, Praga, Amburgo, San Paolo, Rio De Janeiro e Buenos Aires. In Italia “Paul McCartney & Wings Rockshow” è distribuito in partnership con Radio Deejay, MYmovies.it e Rockol.it.
In attesa di vedere questo eccezionale documentario cerchiamo di ripercorrere le tappe più importanti di Sir James Paul McCartney.
nasce a Liverpool,il 18 giugno 1942. Dopo lo scoglimento dei Beatles, sir Paul dimostra di poter avere una lunga e proficua carriera solista, riuscendo – soprattutto tra gli anni Settanta e Ottanta – a rimanere costantemente presente sia nelle classifiche inglesi sia in quelle americane (ha infatti nove singoli numeri uno e sette album al primo posto nei primi dodici anni di carriera senza i Fab Four).
Come John Lennon e George Harrison, anche Paul McCartney incomincia a esplorare strade alternative ai Beatles già verso la fine degli anni Sessanta pur non dedicandosi ad un proprio album – eccetto la soundtrack del film “The Family way” – fino a “McCartney” del 1970, la cui lavorazione inizia dopo il suo matrimonio con Linda Eastman nel marzo del 1969. Il disco esce due settimane prima che “Let It Be” venga pubblicato, causando ulteriori litigi tra il gruppo che di lì a poco si scioglie definitivamente. “McCartney” entra da subito nella hit parade, rimanendo tre settimane al vertice delle charts americane.
Nel 1971 esce “Another Day,” che diventa la sua prima hit come solista. Alcuni mesi dopo è invece la volta di RAM, un’altra “homemade collection” che vede la partecipazione tra i musicisti della moglie Linda. Proprio con lei alla fine dello stesso anno, Paul fonda i Wings: esce così il loro primo e poco fortunato album WILD LIFE nel dicembre del 1971. Seguono tre singoli: “Give Ireland Back to the Irish”, “Mary had a little lamb” e “Hi hi hi”. “Red Rose Speedway” è il lavoro successivo e esce nella primavera del 1973: sebbene riceva critiche tiepide, diventa in quell’anno il secondo album più venduto in America. Più tardi i Wings incominciano la loro prima tournée in Gran Bretagna, al termine della quale il chitarrista Henry McCullough e il batterista Denny Seiwell lasciano la band. Il tema del nuovo film di James Bond “Live and let die” – realizzato prima del loro addio – diventa uno dei dieci singoli più venduti negli USA e in Inghilterra. Quella stessa estate i Wings restanti incidono un nuovo album in Nigeria; uscito alla fine del 1973, “Band On The Run”, diventa il maggior successo di McCartney, restando per quattro settimane al vertice delle classifiche americane aggiundicandosi il triplo disco di platino.
Dopo questo successo, McCartney forma una nuova versione degli Wings con Jimmy McCulloch alla chitarra e Geoff Britton alla batteria. La nuova musicale è evidente nel singolo “Junior’s Farm”(1974) e nell’album “Venus And Mars” (1975). L’anno successivo esce “At The Speed Of Soud”, il primo lavoro che vede il contributo di tutta la band nella composizione delle canzoni. Ancora una volta l’album riesce a ottenere uno strabiliante successo, soprattutto grazie ai brani – firmati McCartney – “Silly Love Songs” and “Let ‘Em In”. I Wings supportano l’album con il loro primo tour internazione – anch’esso di grandissimo consenso – che porta alla realizzazione del triplo “Wings Over America” (1976). Un anno più tardi, il gruppo realizza “Mull of Kintyre”, che diventa il singolo più venduto nella storia della musica inglese, superando le due milioni di copie. Segue “Mull of Kintyre” dall’album “London Town” del 1978, un altro disco di platino. McCulloch lascia la band e i Wings escono con “Back To The Egg” del 1979, meno fortunato dei precedenti.
A metà del 1980 McCartney viene arrestato per possesso di marijuana all’inizio del tour in Giappone e imprigionato per dieci giorni. Nonostante ciò i Wings procedono con successo i loro impegni. L’anno successivo però Denny Laine lascia la band perché McCartney si rifiuta di suonare dopo l’assassinio di John Lennon.
McCartney entra di nuovo in studio assieme a George Martin, storico produttore dei Beatles, e nella primavera del 1982 viene pubblicato “Tug Of War”, che riceve le migliori critiche dai tempi di “Band On The Run”, anche grazie a “Ebony and Ivory”, brano in cui duetta con Stevie Wonder che diventa la hit americana di maggior successo per McCartney. Nel 1983, McCartney canta in “The Girl Is Mine”, il primo singolo estratto dallo stratosferico “Thriller” di Michael Jackson che ricambia il favore dettando con Paul in “Say Say Say”, l’apripista – nonché ultimo primo posto tra i singoli – di “PIipes Of Peace” (1983).
All’inizio degli anni Novanta, McCartney realizza un altro album dal vivo – “Unplugged” – tratto dall’apparizione del musicista su MTV. Dopo alcuni lavori come “Off The Ground” e “Paul Is Live” – entrambi del 1993 – e un paio di titoli ispirati alla musica classica, McCartney si dedica, assieme ai Beatles rimasti, alla pubblicazione di “Anthology”, che raccoglie anche una serie di video con filmati rari e inediti dei Fab Four. Una volta completata l’antologia, Paul scrive “Flaming Pie” (1997), un disco più acustico, accolto bene dalla critica e dal pubblico, forse anche per il traino di “Anthology”.
Nell’aprile del 1998 Linda muore in seguito a una lunga malattia. Dopo alcuni mesi di inattività, Paul ritorna nel 1999 con “Run Devil Run”, una raccolta che include anche delle cover. Il lavoro successivo in studio è del 2005: si tratta di “Chaos And Creation In The Back Yard”, realizzato con la collaborazione del super produttore Nigel Godrich. “Memory Almost Full” del 2007 è realizzato per una nuova etichetta discografica, la Hear Music, mentre nel 2009 esce “Good Evening New York City”.
Nel 2010 viene ristampato il disco, realizzato insieme ai The Wings, “Band On The Run”, lavoro pubblicato nel 1973.
Nel 2011 realizza le musiche per il suo primo balletto: “Ocean’s Kingdom”. Sempre nel 2011, il 9 ottobre, si sposa per la terza volta: la sua nuova moglie è Nancy Shevell.
Nel 2012 arriva un nuovo album: “Kisses On The Bottom”, scelto dal cantante perché riprende una canzone “I’m gonna sit right down and write myself a letter”. L’album è composto da dodici riletture di brani già editi e da due inediti, “My Valentine” e “Only our hearts”, nei quali hanno collaborato rispettivamente Eric Clapton e Stevie Wonder.
Per chi fosse interessato, per conoscere tutte le sale in cui verrà proiettato il docu-film, è possibile consultare il sito ufficiale di Nexo