“Libertà”, quinto album in studio dei BarmaGrande, la reggae band ligure, aggiunge alle sonorità tipiche del roots reggae il messaggio della filosofia buddista e del vegetarianismo: tutti i testi sono infatti ispirati dalle parole del S.S. il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso e del monaco vietnamita Thich Nath Hanh. “Libertà” vede la partecipazione di alcuni dei più importanti artisti della scena roots giamaicana ed è stato coprodotto da Stephen Stewart, vincitore di due Grammy Awards con Burning Spear e con Toots and the Maytals.
Se vi aspettate che i vegetariani siano noiosi e prevedibili, ecco che i BarmaGrande sono pronti a smentirvi. E vi sorprenderanno ancor di più perché fanno il reggae delle origini, quello vero, autentico, genuino, anche se non hanno i dread e non fumano ganja ma ricercano, “semplicemente”, la consapevolezza profonda.
Lo spirito dei BarmaGrande è sempre stato quello di far entrare nella grande caverna ogni genere di musicisti, provenienti da diversi stili musicali, pur mantenendo, come stile principale, il reggae roots. Per questo motivo si sono succeduti negli anni diversi artisti, che hanno collaborato nei concerti e nelle registrazioni dei dischi.
Il gruppo nasce nel 1996 a Latte, al confine tra Italia e Francia. I fondatori sono Emma Lercari e i fratelli Sandro e Marco Donda. Cantano in italiano, inglese, francese e ligure. Hanno all’attivo quattro album autoprodotti, il quinto è “Libertà” co-prodotto con Stephen Stewart.
La loro ricerca dell’identità è spirituale e sonora, passa dai grandi musicisti, giamaicani e non, con cui suonano. “Ci piace ogni volta invitare tanti buoni musicisti, per fare festa e improvvisare: per loro anche il piccolo concerto deve essere un evento unico!”.
Il nuovo, strepitoso album della banda ligure, è stato registrato (non a caso) nel prestigioso Harry J. Studio di Kingston (Giamaica), dove sono stati incisi alcuni degli album di Bob Marley & The Wailers, come “Rastaman Vibration” e “Catch A Fire”, e dove hanno registrato importantissimi artisti internazionali tra i quali Rolling Stones, The Who e Grace Jones. “Siamo andati in Giamaica con l’intenzione di autoprodurci l’album – raccontano i BarmaGrande – ma durante la registrazione Stephen Stewart ha chiesto di diventare co-produttore e ha coinvolto i più grandi musicisti reggae giamaicani nelle session di registrazione. Non ci aspettavamo che a tutti gli artisti coinvolti interessasse così tanto il significato dei nostri testi: hanno preso a cuore il progetto, così tanto da decidere di aumentare il loro impegno con molte più ore di lavoro, dimostrandoci immenso rispetto. I nostri testi parlano dell’interconnessione tra uomo e natura, tra le scelte alimentari e l’ambiente, la ricerca di equilibrio interiore dal quale nascerà la pace fra le nazioni, l’importanza della ricerca spirituale, della consapevolezza e della compassione, della grande ingiustizia che opprime popoli come quello tibetano al quale dedichiamo la canzone che dà il nome all’album.
“Libertà” è interamente scaricabile in formato mp3 dal sito della band www.barmagrande.net