IL PRIMO MAGGIO… NIENTE LAVORO PER FIBRA!

di Redazione 344 views0

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Acclamato come “punta di diamante” dell’appuntamento musicale più importante dell’anno (quello del primo maggio a Roma), Fabri Fibra viene ora escluso dalla lista dei prestigiosi partecipanti del maxi evento! La causa? I testi dai toni decisamente “forti” delle sue celebri canzoni…

Credit: foto tratta dal sito www.ienastudios.com

L’associazione “D.I.R.E.-Donne in rete contro la violenza”, ha espresso il proprio dissenso per la presenza del cantante senigalliese Fabrizio Tarducci, in arte Fabri Fibra, al concerto romano del 1° maggio, previsto, come ogni anno, nella celebre piazza San Giovanni. Così Titti Carrano, la presidentessa dell’associazione, ha spiegato il dissenso per la presenza del noto artista: “Il Primo Maggio è una festa, un evento di grande risonanza e troviamo diseducativo per i tantissimi giovani che vi partecipano invitare un cantante che scrive testi carichi di stereotipi contro la donna, che sono il terreno da cui si sviluppa la violenza”. In particolare, nell’occhio del ciclone sono finiti alcuni passaggi della canzone “Venerdì 17″, che, sempre a detta del portavoce di D.I.R.E., canterebbero “lo stupro e l’assassinio di una bambina, esaltando azioni violente contro le donne“. E così, accogliendo la richiesta dell’associazione D.I.R.E., i sindacati confederati (Cgil, Cisl e Uil), organizzatori del tradizionale Concertone, hanno deciso che Fibra non salirà sul palco della manifestazione.

Fabri Fibra scende così dal palco di San Giovanni ma non senza lasciare commenti anzi, affermando che le sue “canzoni non sono violente“. Queste le parole del cantante marchigiano: “Siamo nel 2013 e sono stanco di essere descritto ancora come il rapper violento. In passato mi accusavano di non rispettare le donne nelle rime, ma io scrivevo quello che vedevo non quello che pensavo”. Il rapper ha anche chiamato in causa uno dei registi più controversi e criticati per le sue “immagini” decisamente pulp: “Nemmeno Quentin Tarantino, con i suoi film spesso crudi, crede o incita alla violenza; quella non è la realtà. I suoi film non sono documentari. Il rap segue lo stesso principio…”. E, per concludere, ha espresso la sua condanna al femminicidio e alla violenza domestica dicendo: “ha raggiunto in Italia proporzioni inquietanti. Tutti ne dobbiamo immediatamente prendere le distanze e deprecarla come uno dei peggiori crimini che si possano commettere”.

Le sue spiegazioni però non sono bastate e, alle centinaia di migliaia di giovani che affolleranno piazza San Giovanni è stata negata, a torto o ragione non lo sappiamo, l’occasione di ascoltare uno dei loro miti indiscussi!

Il Concertone, in diretta su Rai3, sarà presentato da Geppi Cucciari. Il cast (ancora da definire) comprende, tra tanti nomi prestigiosi, Elio e le Storie tese, Nicola Piovani e un’orchestra di strumentisti rock.

Filo conduttore di quest’anno sarà la “musica per il nuovo mondo”. Non solo… L’edizione 2013 del Concertone diventerà un film. Anzi, un “social movie”, per raccontare l’esperienza del concerto da migliaia di punti di vista diversi. Attraverso un’applicazione per iPhone e Android (scaricabile gratuitamente), tutti coloro che assisteranno alla maratona musicale potranno girare un personale contributo video di 15 secondi sulla loro personale esperienza. Il tutto verrà poi assemblato in un lungometraggio, dal titolo “One Million Eyes, Baby”, il cui coordinamento di regia sarà curato da Stefano Vicario. Ci sarà addirittura una trattativa con la Rai per la coproduzione così da portare poi il lungometraggio in giro per il mondo.

Già annunciata da tempo come fiore all’occhiello, inoltre, la sorprendente e inedita apertura della parte serale del Concertone: l’esecuzione dell’Inno di Mameli. Sarà quasi un esperimento per soli archi: per la prima volta, le solenni note saranno ripercorse da un’orchestra composta da 100 violoncellisti diretta da Giovanni Sollima.

Un evento davvero da non perdere, a meno di colpi di scena e ripensamenti, Fabri Fibra… seguirà comunque la serata in TV?

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