Marco Mengoni ha lavorato per un interno anno al suo nuovo lavoro, ci crede fortemente, anticipato dal nuovo singolo “Solo”, presenta al Tgcom il nuovo album “Solo 2.0”, in cui compie una lunga esplorazione di sé stesso, i lati più nascosti, parla di solitudine, del suo lato dark, di amori difficile che poi trovano la strada giusta, il cantautore racconta di aver scritto quasi tutte le canzoni del nuovo album: “Ci ho messo la faccia e se sbaglio sarà solo colpa mia”. L’agitazione del debutto c’è tutta per Marco Mengoni, tornare in scena dopo tanti mesi di assenza un po’ di ansia la mette.
Nell’intervista Marco Mengoni racconta della depressione in cui è caduto dopo molti mesi di tour molto impegnativi, si è sentito solo: “… e mi sono chiesto e mo’ che faccio? Mi piace il contatto con il pubblico e l’energia che ci scambiamo ogni volta, mi piace un po’ comandarlo questo pubblico. Prima di entrare in scena sono assalito da mille paure e dubbi, poi l’esibizione e ad un tratto è tutto già finito”.
Nel brano “Dall’infinito”, dalla musica molto cupa, Marco Mengoni racconta un altro aspetto della solitudine, rabbia ed emozioni forti, il lato dark che c’è in ognuno di noi, ed il suo lato dark come lo gestisce: “Sono istintivo, mi limito poco ma ci provo”. Si pente quasi sempre di quello che fa: “Mi incazzo sempre, ma poi ci ricasco”. Nel brano “Come ti senti” Marco Mengoni attacca certa stampa, riandando ai tempi in cui aveva partecipato al talent di Rai Due che l’ha lanciato: Più che altro è un collage di domande, affermazioni, opinioni su di me dai tempi di X Factor. Ma sono frasi rubate non solo alla stampa ma anche alla casa discografica”.
Ancora una volta affronta l’argomento “gay”, ed anche in questo caso glissa la risposta, ma spiega esattamente cosa pensa: “Io rispondo su tutto ma rispondo a seconda di come viene posta la domanda e se ritengo sia utile o opportuna”. La casa di Marco Mengoni è un porto di mare, crede nell’amicizia e nell’amore, è possessivo e geloso, confessa di essere cambiato, in amore una volta viveva di entusiasmi e passioni, poi si annoiava, adesso apprezza un rapporto normale, prima non l’aveva mai considerato.
Per il nuovo album Marco Mengoni ha voluto fare tutto da solo, a parte Dente e Neffa, perchè in linea con il discorso di “Solo 2.0”, racconta, ha rifiutato anche un duetto, intenzionato a metterci la faccia in tutto per tutto, continua, se sbaglio ci sarà, non dovrà incolpare nessuno. Esattamente come farà negli attesi concerti di Novembre a Roma e Milano: “Farò anche qui tutto da solo, consulenza alla regia e qualche altra idea che cercherò di inserire nello spettacolo. C’ho na’ ifa”.