Vasco Rossi ha lasciato la Clinica Vialba, il volto stanco ma il suo sorriso è inconfondibile, due settimane di ricovero per fare tutti i controlli del caso, un check up completo che non ha rivelato niente di particolarmente allarmante, niente infezioni, niente di tutto quello che era stato detto, il ricovero aveva destato preoccupazioni a tutti i fan, uscito dalla clinica ha voluto rassicurare tutti prima di andarsi a prendere il riposo dovuto La costola rotta fa molto male, ma tutti gli accertamenti hanno dato esito negativo, e ribadisce che la seconda parte del suo tour ci sarà senza ombra di dubbio.
Poi Vasco Rossi, uscito da un’uscita secondaria, è partito a bordo della sua lussuosa Bentley guidata dal manager Floria Fini, tuta nera, occhiali scuri e cappellino in testa, saluta tutti e ringrazia , a chi gli chiede se si sentisse pronto per affrontare i concerti a fine agosto, risponde che lo è sempre, certo la costola rotta preme sullo sterno, il dolore e ancora forte, ma sta migliorando.
Diciamo che non si usa davvero più, nessuno ormai scrive una lettera a mano, Facebook, cellulari, Twitter e social network hanno sostituito tutto, Vasco Rossi lo ha invece fatto, dalla sua casa di Zocca, ha scritto due pagine di suo pugno ai sostenitori di sempre e le ha pubblicate su Facebook, un ringraziamento speciale ai suoi fan che definisce persone con una grande affinità elettiva con lui:
“Cari amici, fratelli, compagni di strada, di vita, di illusioni, di passioni e di grandi delusioni. Non vi chiamo Fans. Per voi la parola Fans è riduttiva, semplicistica e anche un po’ offensiva! Voi siete persone con una grande affinità elettiva tra voi e con me! Non siete una massa ottusa e omologata, rimbambita e unita, molto amante della Coca Cola o persa e delirante dietro lo stesso cantante sognando di sposare Simon Le Bon. Voi siete un’altra razza, un’altra storia. Intanto siete individui unici e particolari molto diversi tra voi nelle espressioni esteriori, nei comportamenti e perfino nelle scelte che fate, nelle cose in cui credete. Siete degli individualisti e non siete certo privi di valori. Li avete chiari e non sono più quelli dei vostri genitori. I vostri sono più semplici e meno spettacolari o eroici. Sono cose come l’onestà, almeno di pensiero. La lealtà verso gli amici e la ricerca di un lavoro che, anche se non sarà la realizzazione dei vostri sogni o di voi stessi, almeno vi renderà liberi e indipendenti. E ricordatevi che voi siete i più belli!”.
Ben tornato, Vasco!