Arriverà in rotazione radiofonica da venerdì 15 luglio il nuovo singolo di Rumer, “Am I sorgive”, il terzo estratto dall’album di debutto “Seasons of my soul”, un brano elegante, che ricorda molto le atmosfere classiche di Burt Bacharach, il video ufficiale arriva su tutte le tv musicali dal 18 luglio. L’album di debutto di Rumer ha venduto un milione di copie in tutto il mondo ed oltre mezzo milione solo in Inghilterra, un successo inaspettato che mantiene l’album nei primi posti delle classifiche di vendita da oltre 34 settimane.
Intanto Rumer ha ricevuto tre nomination al MOJO Awards in programma il 21 luglio a Londra, come Best album, Breakthrough act e Song of the year (Slow). Rumer nasce in Pakistan nel 1979, si può considerare una vera e propria rivelazione nel panorama musicale che abbraccia il pop soul, il suo album Seasons of my soul diventa subito un grande successo in Inghilterra, accolto egregiamente sia da pubblico che da critica, passando dalle rotazioni in radio dei due singoli di anticipo “Slow” e “Aretha”. Viene da subito paragonata a Carole King, Karen Carpenter e Dusty Springfield.
Eccellenti anche le collaborazioni di Rumer con Burt Bacharach, in studio, e con Elton John, in concerto. Una voce affascinante, uno stile molto raffinato, uno stile di autrice che piace molto, un mix tra pop, soul e jazz. Una vita complicata alle spalle che la porta a scrivere canzoni che non sono mai banali, intimistiche, coinvolgenti, caratteristiche che la portano subito ad un successo personale raggiunto dopo anni di gavetta passati tra palco e lavoretti saltuari.
I primi anni di vita Rumer, ultima di sette fratelli, li ha trascorsi nel suo paese natale, suo padre era un ingegnere coinvolto nella costruzione della diga di Tarbela e si ritrovò a vivere in una sorta di colonia “chiusa” di emigrati, senza TV o giornali, dove grazie ai fratelli che le regalarono una chitarra, cominciò a cantare e a suonare.
Così Rumer comincia a scrivere i brani che poi sono andati a far parte del suo primo album. Il ritorno in Inghilterra è la sua salvezza, vede per la prima volta un televisore e comincia a guardare tutti i film musicali di Judy Garland che la influenzano molto nello scrivere le sue canzoni, che descrive come tradizionali folk: “Quando ho iniziato a comporre alla chitarra, li ho mischiati con quegli accordi più cinematografici. Cerco sempre di trovare una melodia cadenzata e romantica”.