Edoardo Bennato non finisce mai di stupirci, cantautore, chitarrista, armonicista, la sua musica è un giusto mix fa rock, pop influenzato da Dylan, influenze mediterranee e partenopee, la terra in cui nasce, i suoi testi sono spesso ironici e dissacranti e rivolti in modo graffiante contro il potere, a qualsiasi livello e in qualsiasi forma si manifesti. È un artista completo, sono svariate le sue collaborazioni con artisti internazionali, negli anni ottanta la popolarità di Edoardo Bennato esplode, diventa uno dei cantautori più acclamati in Italia, le parole delle sue canzoni vengono lette nelle scuole, il primo cantante ad aver fatto un concerto allo Stadio di San Siro.
Per i mondiali di calcio del 1990, Edoardo Bennato scrisse in collaborazione con Gianna Nannini, la bellissima Un “estate italiana” che è stata l’inno dei Mondiali. È già in rotazione radiofonica il nuovo singolo “La mia città”, uscito su etichetta Ultrasuoni, che arriva ad un anno di distanza dalla pubblicazione del suo album di inediti “Le vie del rock sono infinite”. Quest’anno fra l’altro ha fatto pace con il concertone del primo maggio, dopo un paio d’anni di allontanamento volontario.
“La mia città”, il nuovo singolo di Edoardo Bennato in rotazione radiofonica da oggi. Un brano, prodotto dell’etichetta Ultrasuoni, tutto dedicato a Napoli, sua città natale, e che arriva a un anno di distanza dalla pubblicazione del suo ultimo album di inediti, “Le vie del rock sono infinite”.
Il nuovo singolo di Edoardo Bennato è totalmente dedicato a Napoli, ai periodi difficili che sta cercando di superare, problemi che esistono da sempre e che mai si è riusciti a risolvere, portando una città stupenda come Napoli, con le sue bellezze naturali, ad essere additata in tutto il mondo per una difficilissima e mortificante impossibilità a risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti. Ma certo le difficoltà della città non sono solo i rifiuti.
Edoardo Bennato in “La mia città” si rivolge al capoluogo campano definendola: “Sola, abbandonata, invisibile, spiata, fiera, disprezzata, feroce, incontrollata”, una forte difesa, una triste considerazione dei fatti ma anche una forte accusa: “Sporca, avvelenata, incivile, incendiata, sempre affollata, devota, ammutinata”. E poi un appello accorato: “E, domani chi lo sa, vedrai che cambierà, magari sarà vero. Ma, non cambierà mai niente se ci credo solo io”.
Video ufficiale “La mia città” – Edoardo Bennato
Filomena Cozzolino Luglio 20, 2011 il 10:20 am
Una canzone bellissima,che rispecchia in tutto la nostra bellissima città! Bravo Edo scrivi sempre testi molto reali.Un abbraccio sei un grande