Edoardo Bennato è tornato dopo cinque lunghi anni, è tornato al rock, il suo linguaggio musicale che lo ha portato a scrivere canzoni d’ autore italiana. L’ album si chiama “Le vie del rock sono infinite”, 13 canzoni inedite, tra riflessioni private e memorie di viaggio, un album denuncia, com’ è sempre stato nelle sue abitudini, esprimento in musica le sue opinioni impietose nei confronti del nostro paese.
Così parla dell’ Italia Edoardo Bennato: “L’ Italia è un Paese ingovernabile e con questa ingovernabilità dobbiamo farci i conti tutti i giorni. Ho girato il mondo ma poi quando torno a casa mi rendo conto che Bagnoli è una polveriera. Parlo di Vittorio Emanuele di Savoia perché il patto di Teano segnò la nascita del brigantaggio, personaggi leggendari che difendevano la povera gente dagli aguzzini e dai tiranni. Sono passati 150 anni dall’ unità d’Italia ma oggi nell’ex regno delle due Sicile esiste un’ entità, che possiamo chiamare camorra, mafia o ‘ndrangheta, che si è assunta il compito di difendere la gente dagli strumenti del potere che al Sud vengono percepiti come ostili. Ci accingiamo a festeggiare i 150 anni di unità in un caos totale e ormai sappiamo bene che chi si ostina a tentare di governare questo caos in modo tronfio o applicando le regole del più banale patriottismo rischia di farsi male”.
Alla realizzazione del nuovo album “Le vie del rock sono infinite”, con Edoardo Bennato ha collaborato Fabrizio Barbacci, produttore di Ligabue, Gianna Nannini e Fabrizio Renga e collaboratore storico dei Negrita. Edoardo Bennato spiega che aveva scritto 35 brani per il nuovo album. Le sue canzoni nascono in inglese ma, prosegue, per non sembrare il clone di un americano o inglese deve lavorare sui testi.
Edoardo Bennato sarà a New York il 26 marzo per un concerto suonerà nello stesso club incui Jovanotti ha soggiornato a lungo, in questi anni ha preparato la versione inglese del musical Peter Pan. Fra i colleghi italiani preferisce Francesco De Gregori, Jovanotti, Zucchero, I Negrita e Samuele Bersani.
Gilda Marzo 9, 2010 il 10:55 am
Bellissimo album, come tutti quelli del grande Edoardo!
Claudio Cisternino Marzo 19, 2010 il 2:28 pm
Edoardo, complimenti per il tuo album, sei il mio cantante preferito.
Io suono la chitarra con armonica, kazoo e tamburello a pedale propio come te, e suono le tue canzoni.
Io ti vorrei conoscere, grandissimo Edoardo