Welcome To The Machine: il Musical dedicato ai Pink Floid 26-27 Novembre 2008 Lucca-Teatro Giglio
Dopo più di quattro anni di assenza dalle scene italiane torna Welcome to the machine, il musical dedicato alla rock band più famosa di tutti i tempi: i Pink Floyd. L’ anteprima nazionale si terrà a Lucca il 26 e 27 novembre 2008, al Teatro del Giglio.
Welcome to the machine è più di un musical, è un concerto-spettacolo in cui musica, ballo, recitazione, grafica 3D si fondono in una miscela originalissima e di grande effetto. La musica è tutta assolutamente dal vivo, eseguita da una band diretta da Massimiliano Salani. La storia si costruisce interamente sui brani più celebri e significativi del gruppo inglese, eseguiti da un cast di tredici attori-cantanti scelti tra gli oltre duecento aspiranti che si sono presentati ai provini
Scritto e diretto da Emiliano Galigani, già regista di Circo Faber, Welcome to the machine racconta la vicenda di Syd Barret, primo leader dei Pink Floyd che guidò la band dal 1964 al 1968. Attraverso i ricordi dell’amico Roger (Roger Waters, storico bassista e cantante del gruppo) il musical ripercorre gli inizi della carriera di Syd e il suo successo ma anche il declino e il crollo che lo portò ad una lunga permanenza in ospedale psichiatrico. Schiacciato dalla terribile macchina dello spettacolo (la machine del titolo), Barrett diviene l’emblema di chi ha scelto l’arte per dare libero sfogo alla propria personalità creativa e si trova schiavo delle regole imposte dallo show business.
L’ ambientazione è quella dei favolosi Anni Sessanta, della generazione dei figli dei fiori, rievocata dalle scenografie di Emilia Rosi e dai costumi di Sandra Cianci.
Prodotto dalla compagnia Metropolis, lo spettacolo parte da Lucca per un tour in tutta Italia, fino all’ estate 2009.
La prevendita dei biglietti inizierà è presso la biglietteria del Teatro del Giglio tel 0583-467521
Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito www.welcometothemachine.it
La trama di Welcome To The Machine:
Roger è una rockstar affermata. Aiutato dall’ascolto di un vecchio brano della propria band parte per un viaggio attraverso i ricordi del caro amico Syd, viaggio che ci catapulta nella «Swinging London» della fine degli Anni Sessanta dove i due amici vivono le loro prime esperienze di musicisti ed insieme scrivono le loro prime canzoni.
Roger e Syd vengono immediatamente notati da un produttore senza scrupoli che promette soldi e fama e focalizza la propria attenzione sul più promettente dei due giovani artisti, Syd. Questi, di ritorno a casa dopo l’incontro con il produttore, deve affrontare la madre che, protettiva fino al soffocamento, lo sconsiglia di abbandonare il tetto familiare prospettandogli i pericoli che la vita da rockstar può presentare. Syd è disorientato ma decide di ritornare dal produttore e accetta le sue proposte: entra così a far parte della “macchina” dello spettacolo.
Il successo e i soldi arrivano in fretta. Syd viene osannato da stampa e televisione, replica ogni sera lo stesso concerto, calandosi di volta in volta nei panni dello showman, vestendo la maschera della rockstar.
I ricordi travolgono Roger che non riesce a darsi pace per aver visto il declino di Syd, bruciato dalla droga e dal successo. Syd, infatti, inizia presto a dare segni di cedimento e le pressioni del business discografico non fanno che peggiorare la situazione. Sentendosi solo e incompreso, Syd trova pace unicamente nella droga ma una dose eccessiva lo farà collassare.
Al risveglio si trova ancora imprigionato in un mondo che scopre di non volere più, del quale si vuole disfare: inizia per lui una fase discendente che lo porta a chiudersi in se stesso e ad abbandonare i propri amici e la propria ragazza. Rimasto solo inizia ad avere allucinazioni paranoiche: la madre con la sua carica oppressiva; Roger, il produttore e l’intero mondo dello spettacolo, la sua stessa compagna.
Sentendosi solo contro tutti e costretto a ripetere in eterno la parte che non sente più sua Syd crolla e viene ricoverato per un lungo periodo in un ospedale psichiatrico.
(Fonte: Comunicato Stampa ufficio stampa Welcome to the machine)