Non c’erano dubbi, fino all’ultimo momento c’è stata lotta fra i tre finalisti, alla fine il trionfo è stato per Marco Mengoni, ex talent, i fantastici Elio e le storie tese arrivano secondi, solo terzi i Modà che, fino all’ultimo, erano considerati sicuri vincitori del Festival di Sanremo 2013.
È stata una edizione questa del Festival di Sanremo 2013 eccezionale sotto molti punti di vista, il bilancio è sicuramente positivo. È stato premiato in ascolti, apprezzato dai detrattori che non vedevano di buon occhio questa nuova formula che voleva, appunto, essere innovativa. Così è stato e Fabio Fazio ha ricevuto il plauso di molti, nonostante i dubbi che hanno preceduto la kermesse.
Credevano in pochi ad un Festival di Sanremo 2013 senza i grandi nomi, quelli che hanno accompagnato gli italiani per 62 lunghi anni. Fabio Fazio ha voluto nomi meno roboanti, artisti emergenti ed altri con la kermesse avevano poco a che fare. In assoluto meno di grido, che forse solo i giovani conoscevano, lui ci ha creduto, ed il primo vincitore è proprio lui.
Fabio Fazio non ha neanche puntato troppo sugli ex talent, quel giusto che bastava, e tutti selezionati. Ed ha spezzato anche una tradizione decennale che voleva il vincitore della categoria giovani della precedente edizione, passare nel girone dei big. Così, l’amatissimo delle teenager, Alessandro Casillo, è rimasto a bocca asciutta.
Ed ha vinto anche Luciana Littizzetto, completamente fuori dagli schemi della conduttrice severa, ingessata e formale. Al Festival di Sanremo 2013 ha portato una ventata di novità, ha dimostrato che non bisogna essere altissime, bellissime, inguainate da abiti succinti. Non è necessario aver una farfallina da qualche parte nascosta per piacere e avere audiance.
Simpatica, semplice, diretta e spontanea, questo è stata Luciana Littizzetto in queste cinque serate, la ragazza della porta accanto che, costretta su un paio di vertiginosi tacchi, camminava impaccia. Una comica che ha regalato un lungo monologo che parlava del femminicidio con semplicità. Parole che pesavano come macigni, ma pronunciate con quella semplicità che appartiene a ognuna di noi.
Non è mancato neanche un emozionato Roberto Baggio, il calciatore più amato di tutti i tempi che si è rivolto ai giovani per farli riflettere. Parole pronunciate con la commozione che non lo ha abbandonato neanche per un attimo. Un’impresa molto difficile per un uomo poco avvezzo alle luci dei riflettori ed a quel mondo fatto di calciatori necessariamente accoppiati a veline.
C’era anche l’atteso Andrea Bocelli, la colonna portante della musica italiana nel mondo, la voce prestigiosa che ci rappresenta, in tutto il pianeta. Quando aveva partecipato al suo primo Sanremo, Andrea Boccelli era diventato papà per la prima volta, lì è partita tutta la sua carriera. Oggi, al Festival di Sanremo 2013 è tornato, non più da concorrente, ma da ospite internazionale, ed al piano c’è Amos, quel figlio nato tanto anni fa, quando lui iniziava la sua scalata al successo.
La valletta d’eccezione per la finale del Festival di Sanremo 2013 è stata Bianca Balti, italianissima e bellissima. Nulla da invidiare a quella tanto declamata Carla Bruni, lei non sa cantare, ma è la modella a livello mondiale che sa mettersi in gioco. È persino riuscita a cadere dai trampoli nel momento in cui doveva dimostrare come sapeva sfilare. Tutto è finito in una grande risata generale. Succede anche ai miti!
Grandissimi ospiti per la serata finale del Festival di Sanremo 2013, ad aprire le danze è stato il Maestro Daniel Harding dirigendo l’Orchestra del Teatro Ariston di Sanremo sulle note de La cavalcata delle Valchirie di Wagner, non poteva esserci modo migliore. Fabio Fazio chiacchiera piacevolmente con lui. Racconta che sull’ipod di di suo figlio c’è un’aria di Puccini ma anche Lady Gaga. Harding si congeda con La marcia trionfale dell’Aida verdiana.
Luciana Littizzetto, si presenta sul palco dell’Ariston travestita da farfallina, scende le scale come sa fare lei, qualsiasi riferimento a fatti e persone esistenti non è puramente casuale. Poi si cambia d’abito e torna in abito sberluccicante nero e rosso che fa molto Natale.
Il primo ad esibirsi è stato Raphael Gualazzi con Sai, ci basta un sogno, la voce del cantante ben ci sta con quell’atmosfera di luci blu. , luci e note invadono l’Ariston, la voce del cantante completa la bella scena.
Arriva una enorme lettera, a mo’ di C’è posta per te, è un appello all’Istituzione Sinfonica Ligure affinché continui a esercitare il proprio lavoro come ha sempre fatto. Gli Almamegretta cantano Mamma non lo sa, Raiz è tornato, il brano è orecchiabile e intenso. Raiz è stato considerato il più sexy di Sanremo, l’uomo ideale per una serata mordi e fuggi delle donne italiane sposate.
Daniele Silvestri ripropone il suo A bocca chiusa con il linguaggio dei segni. Il pubblico accoglie i Modà con uno scrosciante applauso. Simone Cristicchi canta la sua La prima volta (che sono morto), completo blu notte e camicia rossa, un abbigliamento azzeccato. Maria Nazionale, fasciata in un abito bluette e seno prorompente in primo piano, è ll tocco napoletano al Festival di Sanremo 2013.
Ed arriva Annalisa Scarrore vestita alla Dorothy del Mago di Oz, anche per lei, come per Raiz, il curioso sondaggio sui personaggi del festival che più suggerivano una scappatella ai maschietti italiani, l’ha vista prima in classifica.
Max Gazzè interpreta Capital Uncino, avvolto da un manto nero in ciniglia e da un occhio vitreo, canta Sotto casa e si catapulta fra il pubblico per dirigerlo come fosse un’orchestra, rubando la poltrona a Fabrizio Frizzi.
Fra gli ospiti della finale del Festival di Sanremo 2013, anche Martin Castrogiovanni, pilastro della Nazionale di rugby, è una montagna d’uomo. Regala la sua maglia a Luciana che ‘è pulita purtroppo’. Il gigante buon annuncia Chiara Galiazzo agghindata con un abito fra il vedo e non vedo, degno del peggior kitsch.
Elegantissimi i Marta sui tubi, non rinunciando certo ad acconciature bizzarre e piercing della miglior tradizione punk, sfoggiando giacche e abiti sartoriali. Anche Malika Ayane riserva sorprese nell’abbigliamento sfoggiando uno stile da Eva Kant, regala una performance impeccabile. e ricca di poesia.
Sorprendono sempre gli Elio e le storie tese che si presentano sul palco dell’Ariston in leggero “sovrappeso”, gli Elii travolgono l’Ariston, grandi risate e applausi come mai si era visto, uno spettacolo non una sola e arida performance. Marco Mengoni è accolto da una standing ovation prima di esibirsi con L’essenziale.
Simona Molinari e Peter Cincotti in chiave swing cantano Felicità. Dopo i grandi abiti pomposi delle serate precedenti, anche per lei un abito succinto e sberluccicante.
Simpatica la conclusione della serata finale del Festival di Sanremo 2013 con un riassunto delle puntate precedenti fra Fabio Fazio e Luciana Littizzeto.
Concludendo le premiazioni, Elio e le storie tese vincono il Premio Miglior arrangiamento e Premio Mia Martini della Critica. Marco Mengoni vince il Festival di Sanremo 2013 fra il boato e gli applausi del pubblico.
Simon Febbraio 22, 2013 il 6:27 pm
Ci pensate a quanti soldi vengono spesi per organizzare Sanremo?! E se magari la RAI, ricordo televisione pubblica, invece di pagare sproporzionate cifre per organizzare questo fantastico evento, investisse quei soldi per le giovani band emergenti? Che ne dite, non sarebbe meglio…